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Aggiornato 17:25, 14-03-2024

Comunicato per i Soci - Conferenza regionale dimensionamento scolastico

Si è svolta martedì 05 dicembre a Palermo, presso l’Assessorato regionale dell’Istruzione e Formazione

Professionale, la Conferenza Regionale istituita ai sensi della L.R. 6/2000. La conferenza regionale, come indicato

nella normativa regionale, “interviene in via sostitutiva nell'elaborazione dei piani provinciali non definiti dalle

Conferenze provinciali”. La riunione ha avuto inizio con l’intervento dell’Assessore On.le Domenico Turano, alla

presenza del Direttore dell’USR Sicilia dott. Giuseppe Pierro e dei componenti la conferenza.

In apertura di seduta l’Assessore ha illustrato sinteticamente la proposta dell’assessorato, condivisa con

l’USR Sicilia, relativa alla soppressione, provincia per provincia, delle istituzioni scolastiche ed il cui numero

complessivo, dai dati indicati dall’assessore, si attesta a 95 o 96 istituzioni (se si considera il dato su Siracusa),

contro le 93 necessarie.

Il Presidente Regionale Maurizio Franzò ha subito espresso disapprovazione su quanto proposto poiché

in alcune province il dato indicato appariva eccessivo rispetto a quanto proposto dalle singole Conferenze

Provinciali.

In particolare si è sottolineato che dalla provincia di Palermo ci si aspettava una soppressione di 21/22

istituzioni scolastiche, come espresso dallo stesso Dirigente dell’Ambito Provinciale di Palermo in seno alla

Conferenza provinciale, contro le 17 proposte dalla Conferenza Provinciale e le 19 proposte dall’Assessore di

concerto con l’USR Sicilia.

Un tale dato ha, di fatto, determinato un ulteriore sacrificio sulle altre province siciliane ed in particolare:

Provincia di Caltanissetta da 4 soppressioni si passa a 7 (+3), Provincia di Catania da 17 soppressioni si passa a

19 (+2); Provincia di Ragusa da 4 soppressioni si passa a 6 (+2); Provincia di Trapani da 7 soppressioni si passa a

9 (+2), Provincia di Siracusa da 10 soppressioni si passa a 11 (+1).

Si è altresì evidenziato che con tale proposta si crea una Regione a due configurazioni, con province

aventi un numero medio di alunni oltre le 1.000 unità (Ragusa con 1.028 e Catania con 1.008), mentre sulla

Provincia di Palermo si ha un valore medio di 949 alunni(*).

Tale configurazione, che appare Palermocentrica, non vede una rappresentazione equilibrata nella

Regione Siciliana della rete scolastica, non tiene conto dei lavori svolti all’interno delle Conferenze Provinciali,

oltre a determinare esuberi dei Dirigenti Scolastici in servizio in alcune province che dovranno “migrare” sul

territorio palermitano.

Nell’esprimere dissenso sul piano proposto, in occasione della convocazione del 14 dicembre per la

sottoscrizione del CIR 2022/2023, si chiederà al Direttore dell’USR:

- la consistenza reale delle scuole da sopprimere che da 92 sono passate a 93;

- verificare l’eccedenza delle scuole da sopprimere nella rappresentazione fatta in seno alla Conferenza

Regionale;

- I dati relativi agli organici distribuiti provincia per provincia;

- i dati sui pensionamenti d’ufficio per il prossimo anno scolastico;

- oltre ad una verifica di eventuali esuberi provinciali dei Dirigenti Scolastici nel 2024/2025.

(*) dati rilevati attraverso il provvedimento di classificazione delle scuole 2023/2024 pubblicato sul sito USR Sicilia

Il Presidente Regionale ANP

Maurizio Franzò

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